Loro 1

(Sorrentino 2018). Chi mi conosce lo sa, io Sorrentino lo digerisco davvero poco. I suoi film mi ricordano quei tanti buzzurri che per sembrare eleganti si vestono di tutto punto, ma poi appena parlano ti accorgi che sono aggraziati come un elefante in una cristalliera. Ecco, “Loro 1”, essendo un film di Sorrentino, è sostanzialmente […]

The Post

(Spielberg 2017). The Post è un bel film. Non tanto per la storia, che è la solita storia di documenti trafugati e ingerenze del governo sugli organi di stampa (narrata con la linearità elegante dello Spielberg); quanto piuttosto per il modo usato per raccontarla. D’altronde è un film profondamente, tautologicamente spielberghiano, con tutte quelle cose […]

L’ora più buia

Wright (2017). “Un film che deve essere visto”, questo l’accattivante claim. Mah, io, che mi fido, l’ho visto, ma sono dubbioso, su moltissimi fronti. “L’ora più buia” è in effetti un film curato, ma francamente arido. Per carità, Gary Oldman bravissimo. Ma avevamo bisogno di 70 kg di trucco addosso e un’interpretazione caricaturale, quasi macchiettistica, […]

IT

Andrés Muschietti (2017). Il primo IT, quello del 1990 per la TV della bellezza di tre ore e mezza, era una perla i cui difetti abbiamo tutti dimenticato alla luce dei grandi pregi. Accade sempre così, e in fondo va bene, con i cult (onestamente, tutti amano i Goonies, ma esiste un film più difettoso?). […]

Death Note

Adam Wingard (2017). Che cosa spinge quelli di Netflix a prendere uno dei più apprezzati manga (e anime) degli ultimi anni, un oggetto cult che non esito a definire capolavoro, e stuprarlo senza pietà, sapendo che orde di fan non la prenderanno affatto bene? Il miraggio di facili incassi? Probabilmente sì. La spacconeria di un […]

Dunkirk

Christopher Nolan (2017). Dunkirk è o il miglior film di Nolan, o il peggior film di Nolan. Ma però è sempre Nolan. Stante infatti la pressoché totale mancanza di più (i vari Batman, Inception, Interstellar) e meno (Memento, The Prestige, Insomnia) posticci psicologismi non mancano le altre due componenti tipiche del regista: la grandeur e […]

Il mio omaggio a Paolo Villaggio

Tutti parlano di Paolo Villaggio e citano, ovviamente, Fantozzi. Mi pare cosa giusta. Però, ecco, al di là del fatto che il 95% dei Paolo Villaggio cinematografici siano forme più o meno posticce del ragioniere disgraziato (una cifra stilistica che infine stancherà molti), vorrei contribuire al dibattito con due altri buoni motivi per ricordare l’attore, […]

The Founder

John Lee Hancock (2016). Dovevamo aspettarcelo, che l’ondata inarrestabile del biopic dopo Stephen Hawking, Steve Jobs, Mark Zuckerberg, solo per citarne pochissimi fra i più recenti, e così ad libitum, ci avrebbe condotto anche alla vita di McDonald. E così è stato. Non Ronald, sciocchini! La vita di McDonald è in realtà quella di Ray […]

The Stag

John Butler (2013). Produzione irlandese che declina a modo suo tutta una serie di situazioni narrative ampiamente sedimentate nel cinema statunitense: l’addio al celibato in cui la profondità di ogni personaggio verrà a galla, la notte da leoni indimenticabile, il tizio che partecipa di straforo ma che poi fa da collante per la compagnia, etc […]

Lo and Behold

Werner Herzog (2016). Me ne avevano parlato così così, e invece mi è piaciuto, e molto. I “documentari” di Herzog hanno una caratteristica fondamentale: rifuggono ogni pretesa di oggettività, mirano all’universale attraverso il personale. Così l’impatto di internet sul mondo è raccontato attraverso capitoli e lenti di ingrandimento esplicitamente arbitrari. Herzog mette in dialogo passato […]