AVETE MAI CERCATO SU GOOGLE “FILM BELLI”?

Pare che fra le parole più cercate su Google nel 2014 ci fosse anche “streaming”, nascosta fra “facebook”, “traduttore”, “gmail”, e compagnia bella. È questo un dato assai significativo poiché prova tangibile che ancora una delle attività che maggiormente si tendono a fare sul web è guardare. Guardare cosa? Inevitabilmente serie televisive, in voga da qualche anno a questa parte e secondo alcuni (che si sbagliano) in rotta per rimpiazzare definitivamente il medium cinematografico. Ma anche, per l’appunto, vedere film*.

Tutto ciò ci fa ben sperare giacché destituisce almeno parzialmente l’amara constatazione per cui su internet si sprechi una mole indefinita di tempo fra social network e altri cazzeggi. Visionare film o serie televisive non è de facto mai (o quasi) una perdita di tempo, e quindi va bene.

Ma come vengono ricercati questi contenuti audiovisivi, all’interno di un bacino ove si può accedere in tempi quasi nulli a pressoché tutto lo scibile?*2 A caso, essenzialmente, o mediante improvvisate meta-ricerche stile: “film da vedere”, “film belli”, “cosa guardo stasera?” e via discorrendo. Ecco, visto che quelle appena citate sono alcune delle più frequenti locuzioni in termini di ricerca cinematografica, oggi ci provo io a darvi alcuni consigli (cogliendo al balzo la palla di quelli che ogni tanto mi chiedono riferimenti puntuali).

FILM DA VEDERE: la categoria “film da vedere” è piuttosto precisa perché trascende alcune questioni estetiche di fondo. La locuzione richiede infatti film che abbiano assunto un valore storico tale per cui la loro visione sia imperativa, seppure non sempre facile o immediatamente godibile. Eppure i “film da vedere” presentano anche dei vantaggi istantanei:

  1. Appena li avrete visti vi sentirete, e subito, più arricchiti e colti di prima e proverete uno spontaneo senso di legittima auto-soddisfazione.

  2. I “film da vedere”, alla fine della fiera, non se li vede quasi nessuno. Essendo fra i pochi ad aver effettivamente visto i “film da vedere” potrete bearvi e tirare fuori la vostra acquisita conoscenza nei momenti in cui vi sarà più utile: dalla lezione in cui il film viene citato (opzione più ovvia) al momento della stoccata retorica finale con la bella della serata al pub (opzione più auspicabile). Ricordate, nessuno resiste al fascino di un conoscitore di Fritz Lang.

Tutto ciò detto se siete in cerca di “film da vedere” per i motivi succitati vi consiglio, restando su Lang, di recuperare M – Il mostro di Düsseldorf (1931). Vi stupirete di quanto possa essere attuale un film di quasi 80 anni fa. Se invece volete vedere un “film da vedere” un po’ meno datato: ragazzi, non si può vivere senza aver visto almeno una volta la trilogia de Il padrino (1972, 1974, 1990).

FILM BELLI: qui bisogna fare una precisazione. Non tutti i “film da vedere” sono “film belli”, così come non tutti i “film belli” sono “film da vedere”. Il “film bello” è soggettivo, perché è bello ciò che piace, ma anche no, perché è pure bello ciò che è bello. Diciamo che per “film bello” in questa sede intendiamo quel film che, senza necessariamente tenere a portata di mano il dizionario russo quando lo si guarda (e comunque il cinema sovietico è stupendo), ti cattura durante la visione, può essere visto in compagnia senza che i tuoi amici sentano il bisogno di arruolarsi nella legione straniera dopo i primi venti minuti dei 280 totali, quando finisce ti lascia quel senso di eccitazione e stupore tipici di chi è stato appagato e risarcito narrativamente. Ecco, a mio parere, quindi un paio di “film belli”:

  • Mr.Nobody (Jaco Van Dormael, 2009). Film girato fra Belgio, Canada, Francia e Germania, con un Jared Leto sempre eccellente. Storia di sliding doors e cortocircuiti spazio-temporali, amore e difficoltà nella scelta. A tratti fantascientifico, a tratti sentimentale. Una perla rara.

  • Snowpiercer (Bong Joon-ho, 2013). Produzione e regia coreane per un film statunitense tratto dal fumetto francese La Transperceneige. Distopia riuscita che tocca temi universali, trascinante e in qualche momento al fulmicotone. Ed Harris pare affezionato al Truman Show tanto da ripetere quella performance.

  • La 25a ora (Spike Lee, 2002). Quasi tutti hanno visto il famoso monologo con Edward Norton che se la prende con il mondo. Chi ha visto il resto del film? Un’opera straziante e matura, tutta vissuta nelle 24 ore prima dell’incarcerazione di un uomo che fra le altre cose, per evitare lo stupro in carcere, decide di farsi sfregiare da un amico.

  • I soliti sospetti (Bryan Singer, 1995). Keyser Söze è il boss perfetto, leggendario, mai visto da nessuno. Nel mentre storie di torbida malavita si intrecciano in un gioco dove nulla è chiaro, e tutti sono sospettabili. E. come canta Caparezza, “the winner is Kevin Spacey”.

COSA GUARDO STASERA?: questa categoria, nuovamente, è sovrapponibile alle due precedenti, ma ha in sé connotato un carattere di leggerezza. La domanda, per come è posta, così generica e onnicomprensiva, sembra lasciar intendere di voler essere risolta con film non troppo impegnativi, da accompagnare a birra e patatine e che consentano di passare il tempo con relax e senza grilli per la testa. Insomma, “Cosa guardo stasera?” significa “datemi film soft e digeribili in fretta”. Benissimo, ma perché non soddisfare questa richiesta senza rinunciare alla qualità? Ecco alcuni film per il vostro “cosa guardo stasera?”:

  • La maledizione dello scorpione di Giada (Woody Allen, 2001). Commedia frizzantina tipicamente alleniana, con un intreccio grazioso a base di furti di gioielli. Allen è sempre una garanzia.

  • Guida galattica per autostoppisti (Garth Jennings, 2005). In realtà questo è un film molto più che bello, con un soggetto mitico. Eppure rientra nella categoria “Cosa guardo stasera?” per il suo carattere spassoso e alla mano. Preparatevi per vicende assurde che abbracceranno voi e l’intera umanità (ma attenti alle poesie Vogon, sono inascoltabili!).

  • (500) giorni insieme (Marc Webb, 2009). Commedia romantica ma non sdolcinata, consapevole ma non rassegnata. Un countdown a riassumere le fasi di una parabola amorosa coinvolgente, ma destinata a finire. Gordon-Lewitt/Deschanel funzionano.

Certo si potrebbe proseguire all’infinito con ulteriori locuzioni googlate di frequente: “film imperdibili”, “film da primo appuntamento”, “film più belli di sempre”. Per ora vi basti questo, ma soprattutto, continuate a guardare!

* L’articolo che state leggendo non vuole assolutamente legittimare la pratica dello streaming illegale. Esistono oramai numerose vie legali per visionare film online e a queste si allude nell’articolo.

*2ATTENZIONE ATTENZIONE l’affermazione appena fatta è una balla colossale, sfido qualunque lettore a trovare online una versione, anche di scarsa qualità, de Il grido dell’aquila, film di propaganda fascista del 1923 di Mario Volpi (un esempio fra i tantissimi che ne esistono di film o contenuti non rintracciabili online). Su internet c’è una valanga di roba, ma non tutto. Il cielo benedica gli archivi e le biblioteche, e, nel nostro caso, le bibliomediateche…a tal proposito lo sapevate che ce n’è una fornitissima a Torino?